L'idea di questo blog nacque mesi fa con uno scopo preciso: educazione alla cultura della pace.
Voleva essere un luogo virtuale dove le meravigliose persone che credono e si impegnano quotidianamente per veder nascere un mondo diverso potessero confrontarsi, discutere, trovare la strada migliore per raggiungere obiettivi comuni. Perché educare alla pace gli altri è un'impresa quasi disperata ma educare se stessi alla pace è solo questione di tempo e volontà.
Questo blog voleva essere il luogo dove persone che vogliono coltivare una cultura di pace potessero trovare il confronto necessario per farlo.
Mio malgrado devo ammettere che le cose sono andate in modo differente.
Devo ammettere che la discussione e il confronto si sono trasformati in un monologo del sottoscritto ad un pubblico colto e meraviglioso, una élite di persone con principi e motivazioni forti e condivisibili che però non si parlano tra loro, che ascoltano le mie parole forse con piacere, forse con amicizia, ma comunque non si fanno ascoltare e forse neppure ascoltano se stessi.
Dal mio punto di vista ho imparato tanto da questo lavoro, dovendo ogni giorno cercare, capire e mettere in forma di brevi articoli la lotta che tanti combattono ai quattro angoli della terra in cerca di giustizia. Argomenti che toccano i nostri giornali solo di striscio e che sono invece il dibattito stesso sulla giustizia nel mondo, e senza giustizia la pace non esiste.
Ma questo è un lavoro su me stesso che io farei anche senza questo blog, allora mi chiedo perché fare un blog? A chi parlare e in che modo? Mentre ammetto di non aver raggiunto il mio obiettivo ho bisogno di ripensare come ricominciare a lavorare sull'educazione alla cultura della pace in maniera efficace. Da dove ricominciare?
Ho bisogno di rifletterci su e forse ho bisogno di aiuto nella riflessione.
venerdì 9 maggio 2008
Ricomincio da dove?
Labels:
Cultura di pace
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Bruno, ti capisco.
Personalmente amo il tuo blog e percio' spero vivamente che continuerai a scrivere e ad informarci.
Per il resto, anche io ho iniziato da poco la mia esperienza da blogger, per cui non so bene se quello che scrivo e le notizie che riporto siano solo un mio vezzo (lette solo da una manciata di amici e da qualche passante) oppure possano avere qualche utilita' pratica...
Se quello che cerchiamo e' farci ascoltare, una sioluzione potrebbe essere quella di fare delle battaglie comuni, magari da far rimbalzare da un blog all'altro. Si potrebbe partire con la questione del Tibet e del BOICOTTAGGIO DI BEIJING 2008.
Che ne pensi?
Capito qui su consiglio... leggo questo e empaticamente capisco cosa si prova.
Ho pensato, di recente, che le parole (se appena un po' troppe) sono lette da pochi, pochissimi... spesso neanche dagli amici. Non biasimo nessuno: il tempo è poco e l'argomento trattato non interessa sempre; inoltre la Firma non è prestigiosa.
Occorre un flash... un'immagine, una frase, un gioco di parole, un pensiero. Qualcosa che occupi poco tempo, ma molto pensiero (di chi scrive e di chi legge).
Sul mio blog (dopo post zeppi di parole su cinema e ambiente, soprattutto) ricorrerò alle immagini e qualche parola, un buon titolo. Ci vuole lo stesso tempo per prepararlo, ma la soddisfazione potrebbe essere maggiore.
E' un consiglio... un tentativo si può fare.
Buona fortuna.
Posta un commento