mercoledì 21 gennaio 2009

Le vili torture di massa

O anche: Armi di distruzione di massa al rallentatore
Questo articolo è stato pubblicato sul numero 9/2009 di Notizie Verdi

Secondo il dott. Mohammad Reza, capo del Centro di azione delle Nazioni unite per le mine in Afghanistan, questo Paese non raggiungerà mai i suoi obiettivi di sviluppo fintanto che non sarà liberato da tutte le mine e gli esplosivi disseminati sul suo territorio. Reza ha sottolineato che gli afgani sono il popolo al mondo più minacciato dalle mine antiuomo. Infatti, nonostante i costosissimi sforzi per ripulire il Paese dalle mine, circa 50 afgani al mese sono uccisi o mutilati da questi ordigni.

Il Centro di cui Reza è responsabile dipende dal Servizio di azione contro le mine delle Nazioni Unite, che si occupa non solo dello sminamento dei terreni ma anche dell’assistenza alle vittime, di programmi di educazione su come proteggersi dalle mine e della distruzione degli arsenali, come stabilito dal Trattato di Ottawa del 1997, altrimenti conosciuto come “Convenzione sul divieto di impiego, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione”. Il Trattato è sostenuto da 156 Paesi al mondo ma 78 Paesi sono ancora in possesso di arsenali contenenti circa 250 milioni di mine terrestri e 13 Stati non firmatari della convenzione mantengono il diritto di produrre mine antipersona, tra questii Pakistan, India, Israele, Russia, Cina e Stati Uniti d’America. E mentre solo i governi di Russia e Birmania continuano ufficialmente a minare terreni, le mine antiuomo sono utilizzate in tutto il mondo da gruppi non governativi causando grandi sofferenze e impedendo lo sviluppo dei popoli dopo la fine dei conflitti.

Le mine antiuomo sono l'arma più vile mai inventata, destinata essenzialmente a causare ferite gravi senza uccidere, in base al principio secondo cui un ferito crea ancora più problemi di un morto. Inoltre un ferito da mina richiede molte più risorse degli altri feriti in termini di trasfusioni e costi sanitari. Circa mezzo milione di civili, di cui almeno 200mila bambini, sono ad oggi sopravvissuti dopo essere stati mutilati dalle mine. Ancora oggi ne sono vittime almeno 20mila civili ogni anno.

Oltre l’Afghanistan vi sono circa sessanta Paesi al mondo in cui restano interrate oltre cento milioni di mine. Tre milioni ancora sarebbero nei campi della ex-Jugoslavia, altri vari milioni in Iraq e Vietnam. Lo sviluppo di intere regioni in Cambogia, Mozambico e Angola è gravemente ostacolato dalla presenza delle mine. Esse ostacolano la ricostruzione, impediscono il rimpatrio dei rifugiati e hanno conseguenze gravi per anni dopo il loro posizionamento. Dal 1998 in poi oltre 42 milioni di mine sono state distrutte negli arsenali mentre solo duemila km2 di superficie sono stati bonificati da circa 5 milioni di mine con una spesa di circa 3 miliardi di euro, a fronte di 200mila km2 di terreni minati in tutto il mondo.

L’Italia è stata un grande produttore e venditore di mine antiuomo. Famose le TS-50 e SB-33, che possono essere disperse da elicotteri, e le VS-50 e VAR-40, da collocare a mano. Molto successo ebbero le Valmara-69 a frammentazione. Una volta attivate saltano a mezz’aria per poi esplodere e causare danni letali per decine di metri tutt’intorno. Le industrie produttrici erano Tecnovar, Valsella e Misar. Queste ultime due furono negli anni Ottanta controllate dalla Fiat e la Valsella rifornì tra gli altri il regime iracheno. L’Italia adottò una moratoria sulla produzione delle mine antiuomo il 2 agosto 1994 e le tre industrie conobbero un inarrestabile declino.

Bruno Picozzi


10 commenti:

Anonimo ha detto...

questo è stato un aritcolo molto toccante per me ....molte cose ankora non le conoscevo

Anonimo ha detto...

Non ero a conoscenza delle cose scritte in questo articolo appena la cosa che mi ha colpito di più è stato che l'Italia era un produttore di mine antiuomo

Anonimo ha detto...

quest'articolo mi ha insegnato un sacco di cose.. x me e stato molto interessante leggerlo perchè cose che nn sapevo le o imparate..

Anonimo ha detto...

Questo articolo mi ha spiegato molto cose che non sapevo come l'Italia era una grande esportatrice di mine-antiuomo

Anonimo ha detto...

Questo articolo è stato molto toccante perchè mi ha rivelato molte notizie che fin da oggi non conoscevo come che le mine anti-uomo provocassero ancora più problemi che aiuti.

Anonimo ha detto...

Questo articolo è stato molto toccante perchè mi ha rivelato molte notizie che fin da oggi non conoscevo come che le mine anti-uomo provocassero ancora più problemi che aiuti.

Anonimo ha detto...

quest articolo mi ha spiegato cose che non conoscevo prima ad esempio le mine anti-uomo che pensavo fossero fatte per uccidere invece ho scoperto che sono messe solo per provocare altri prolblemi.Sono stato stupito anche dal fatto che l'Italia fosse un produttore di mine.

Anonimo ha detto...

Quest'articolo mi ha spiegato un sacco di cosa che non conoscevo..tipo che le mine anti-uomo pensavo che erano positive perchè non uccidevano inveco ho scoperto che le mettono solo per far del male in più agli altri.

Anonimo ha detto...

Io non sapevo che in pasato esistessero queste mine anti-uomo che non uccidono ma provocano molti problemi prima della morte e neanche che negli anni 80'che l'Italia era molto famosa per questa produzione di mine

Anonimo ha detto...

BELLO QUESTO ARTICOLO