giovedì 5 febbraio 2009

La catastrofe dello Zimbabwe

Le ultime notizie dallo Zimbabwe parlano di oltre 63mila casi accertati di colera, un’epidemia senza precedenti in questo sfortunato Paese dell’Africa meridionale una volta conosciuto come Rhodesia, 12 milioni di persone sparse su un territorio più vasto della Germania. Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu l’epidemia, scoppiata in agosto, ha già fatto oltre 3mila vittime, diventando così il peggiore episodio di colera in Africa negli ultimi 15 anni.

Ma il vero problema è che la cronica mancanza di acqua potabile e la carenza di medicine non danno possibilità di fermare la diffusione della malattia, rendendo verosimile la previsione di conseguenze ben più disastrose. Un miglioramento della situazione nel breve periodo è tanto più improbabile vista l’indescrivibile crisi economica e politica in cui versa in Paese, con un parlamento bloccato da mesi in lotte di potere, scontri etnici diffusi, un tasso d’inflazione incalcolabile che fa raddoppiare i prezzi ogni 24 ore e una svalutazione recente della moneta di un bilione percentuale, cifre di fatto incomprensibili a commercialisti e massaie.
Ciò che invece è chiaro a tutti è la povertà enorme in cui versa la maggioranza della popolazione, soffocata da salari ridicoli pagati con una moneta di valore pari a zero e che comunque non viene più accettata nei negozi.

La grave epidemia di colera è semplicemente una conseguenza del collasso economico, essendo la diffusione della malattia strettamente legata alla scarsità di acqua potabile e di servizi igienici, indice di grande povertà nel Paese. La povertà, a sua volta, è frutto maligno di responsabilità precise, in particolare dell’incapacità dell’eroe dell’indipendenza nazionale, Robert Mugabe, al potere ininterrottamente da quasi trent’anni, di gestire il difficile passaggio dal ricco e ingiusto colonialismo britannico ad una millantata democrazia che puzza molto di dittatura. Mugabe ha gestito e gestisce il Paese su base etnica, escludendo la minoranza bianca e le etnie rivali dal potere. I provvedimenti di esproprio violento nei confronti dei latifondisti bianchi, attuati a partire dal decennio scorso, gli hanno guadagnato grande popolarità in alcune fasce della popolazione che hanno beneficiato delle ridistribuzioni della terra, ma hanno anche distrutto la fragile struttura economica che dava da vivere a molti milioni di persone.

Contemporaneamente il dialogo politico in questi anni è stato colpito in ogni modo, limitando ogni libertà ed ogni capacità di dissenso. Populismo e violenza sono stati i metodi di governo di Mugabe. Di fronte al crescere naturale del maggiore partito di opposizione guidato da Morgan Tsvangirai, persino lo stupro sistematico delle attiviste politiche è diventato arma di lotta per le milizie filogovernative. Niente di strano in Paese sull’orlo della guerra civile, dove il rispetto dei diritti umani non è mai stato considerato una priorità.

Ma le notizie che di tanto in tanto appaiono sui media internazionali parlano di lotte per la divisione del potere, di votazioni parlamentari, di appoggi e sanzioni internazionali, un gioco politico complesso per poter essere compreso da coloro che a stento sanno dove si trova lo Zimbabwe. Allo stato attuale Mugabe è presidente, Tsvangirai è primo ministro, ma un governo di unità nazionale ancora non vede la luce.

I risultati di tanta incapacità sono sotto gli occhi di tutti. La moneta nazionale non ha più valore, metà della popolazione è alla fame, l’Aids è una macchia d’olio in continua espansione e l’aspettativa di vita è scesa dai 62 anni calcolati nel 1990 ai 36 anni del 2006. 3 milioni di persone sono già scappati oltre confine in cerca di una speranza. L’epidemia di colera, definita “fuori controllo” dall’Oms, è solo l’ultima mazzata su un popolo che vive guardando ad un futuro migliore, che malauguratamente appare molto lontano da venire.

Bruno Picozzi


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao sono Simona, un'alunna della 2A della Guido Dorso. Questo blog è fantastico, e parla di cose attuali e anche molto brutte, che non tutti sanno o non riescono ancora a capire...

Anonimo ha detto...

Il vostro ariticolo mi ha colpito molto soprattutto dove diceva dell'ADS che è una malattia molto brutta che si può trasmettere facilmente attraverso il contatto fisico;ne approfitto per dire della giornata dei diritti umani è stata molto utile a noi ragazzi e a farci capire un pò dei diritti umani.Saluti rebecca della 2 A GUIDO DORSO.

Anonimo ha detto...

ciao sono un'alunna della scuola guido dorso classe 2a,mi piace molto bippiblog soprattutto perchè parla di cose interessanti come ad esempio:della malattia ADS ecc...
Ne approfitto per parlare della giornata di lunedì siamo andati a villa bruno e abbiamo parlato dei diritti umani.Ho provato delle forti emozioni e ho capito che se noi giovani ci impegniamo a rispettare tutti i diritti umani in futuro il mondo sarà migliore

Anonimo ha detto...

ciao sn un ALUNNO DELLA GUIDO DORSO mi piace molto questo blog e gg ho scoperto lo sterminio degli indios da parte dei konquistadores ke kn la kroce volevano convertire le civiltà precolombiane e proprio x questo hanno ftt un grande sterminio!kmq il blog e troppo bell sopratutto quello in napoletano "scass proprio"

Anonimo ha detto...

siamo delle alunne della guido dorso oggi ho scoperto che nel 1500 si è verificato lo sterminio dell'indios da parte dei conquistadores spagnoli che in nome della croce volevano convertire al cattolicesimo gli indos sterminandoli e uccidendoli.questo oltraggio dei dirittiumani è stato forse il primo e il più grande anche di quello degli ebrei...secondo noi non è giusto che una persona muore perchè non si converte al cattolicesimo e non è neanche giusto che viene trattata nel modo in cui trattavano quella povera gente...quindi come dice mark blok e importante conscere il presente per progettare il futuro consapevolmente...da miry e fede...