lunedì 23 giugno 2008

In Nigeria il MEND annuncia un cessate-il-fuoco

Il gruppo di ribelli responsabili di alcuni dei peggiori attacchi alle infrastrutture petrolifere della Nigeria e del sequestro di vari lavoratori petroliferi ha annunciato un cessate-il-fuoco.

Il gruppo conosciuto con la sigla MEND (Emancipazione del Delta del Niger) ha comunicato di voler ascoltare un appello lanciato dagli anziani della regione per dare un'altra possibilità alla pace e al dialogo.

La comunicazione dice che non ci saranno più attacchi dalla mezzanotte di martedì fino a nuovo avviso. (continua a leggere)


Solo la scorsa settimana il gruppo aveva lanciato il primo attacco su un sito petrolifero offshore (al largo delle coste nigeriane).

Il Presidente della Nigeria Umaru Yar'Adua aveva ordinato misure di sicurezza più severe nel Delta del Niger dopo l'attacco dei ribelli del MEND alle installazioni della compagnia americana Shell nel campo petrolifero del Bonga, 120 km al largo della Nigeria, che aveva tagliato la produzione petrolifera nigeriana del 10%. In seguito a questo attacco il prezzo del petrolio a Londra e a New York era aumentato di oltre un dollaro a barile.
Per la prima volta i militanti del MEND avevano colpito i preziosissimi campi petroliferi in alto mare, considerati relativamente al sicuro da attacchi esterni.

Inoltre, durante il fine settimana, il gigante petrolifero americano Chevron aveva bloccato la produzione di petrolio a terra (onshore) dopo un attacco a un oleodotto nei suoi campi petroliferi di Escravos.

Le continue interruzioni alla produzione nigeriana di petrolio causate dagli attacchi dei militanti del MEND sono state un importante fattore trainante in tutto il mondo dell'impennata del prezzo del petrolio.

Pieni di armi

Il cessate il fuoco unilaterale, annunciato dal MEND domenica in un messaggio email ai mezzi d'informazione, ha segnato una brusca inversione di rotta per il gruppo, che all'inizio della settimana aveva ammonito tutti i lavoratori petroliferi stranieri di lasciare il Delta del Niger.

Secondo Alex Last, inviato della BBC a Lagos, siccome il governo nigeriano prevede di tenere un grande Vertice dei leader del Delta del Niger grazie al quale più denaro dovrebbe fluire verso il Delta del Niger, forse questo sembra un buon momento ai gruppi armati locali per mostrare quanto il loro accordo sia indispensabile a ogni possibilità di pace.

Giunto al potere il 29 maggio 2007, il Presidente Yar'Adua aveva fatto del Delta del Niger - una regione miserabile, nonostante i miliardi di petrodollari che genera - una delle sue principali priorità. Da due anni la Nigeria, l'8° più grande esportatore di petrolio del mondo, perde un quarto della sua produzione giornaliera (attualmente 2,1 milioni di barili) a causa di insicurezza e attacchi armati.

In un'intervista dello scorso 15 maggio, il Presidente nigeriano aveva ribadito che un vertice del Delta del Niger sarà convocato "al massimo entro otto settimane" per pacificare questa regione vitale, "con tutto ciò che stiamo facendo, credo che si dovrebbe vedere la fine del conflitto entro i prossimi tre anni."

Il nostro corrispondente afferma che l'esercito della Nigeria è mal equipaggiato mentre le armi proliferano nelle regioni petrolifere nigeriane.

Ad ogni attacco, il MEND precisa che si tratta di azioni facenti parte della "Operazione Ciclone" volta a "sabotare le esportazioni di petrolio dalla Nigeria." Questa volta, l'attacco è stato 'dedicato' "all'amministrazione del Presidente Umaru Yar'Adua che, dopo un anno, non è riuscito a portare pace, sicurezza e riconciliazione nel Delta del Niger".

Il MEND afferma di combattere in nome della popolazione locale per ottenere una migliore distribuzione di miliardi di dollari derivati dal petrolio, e di voler garantire una maggiore autonomia e controllo delle risorse per il Delta del Niger, ma attualmente il conflitto è una rete complessa che coinvolge bande armate, corruzione politica e racket criminali.


Tratto da:
Nigerian militants call ceasefire
su
BBCNEWS, Regno Unito, 22 giugno 2008
Nigeria: nouvelle attaque des rebelles du MEND contre Shell
su
20minutes.fr, Francia, 23 giugno 2008
Traduzione di Bruno Picozzi


Articoli di riferimento:
Multinazionali del petrolio sul delta del Niger
Italiani rapiti in Nigeria. "Il Mend rappresenta la volontà della gente del Delta...


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