Sabato 28 giugno una folla inferocita ha attaccato alcuni edifici governativi nel sud-ovest della Cina, nella contea di Wengan, nella provincia montagnosa di Guizhou, per protestare contro la morte di una adolescente di 15 anni.
Secondo l'agenzia Nuova Cina diversi edifici amministrativi e automobili sono stati bruciati per protestare contro i risultati dell'indagine sulla morte della ragazza. Le autorità hanno sostenuto che la ragazza si fosse suicidata gettandosi nel fiume mentre secondo la famiglia è stata violentata e probabilmente uccisa dal nipote di un notabile della regione. Alcuni forum su internet hanno sostenuto che la ragazza era stata violentata e uccisa nove giorni fa e che la polizia ha cercato di nascondere il caso e proteggere il principale sospetto. (continua a leggere)
Un funzionario locale ha detto alla agenzia Reuters che "circa 10.000 persone hanno circondato e incendiato gli uffici del partito della contea e altri uffici governativi."
"Essi hanno anche bruciato circa 20 veicoli, tra cui alcune auto della polizia," ha detto il funzionario.
Fotografie pubblicate su internet hanno mostrato diverse migliaia di persone riunite davanti al commissariato di Wengan. Le foto mostrano le finestre rotte e del fumo che esce dall'edificio. Secondo l'agenzia di stampa AFP i disordini sono scoppiati sabato, quando lo zio della ragazza, ribellatosi nei confronti dei risultati dell'indagine che ha optato per il suicidio, è andato a chiedere giustizia per sua nipote ed è stato picchiato a morte.
"Suo zio, che è stato picchiato dalla polizia o da criminali pagati dalle forze di polizia, è morto sabato," ha detto una residente, parlando sotto la copertura dell'anonimato. "Siccome lo zio insegnava in una scuola locale, decine di studenti si sono recati a chiederne conto alle forze di polizia, e a questo punto alcuni di loro sono stati picchiati. Dopo essere stati picchiati hanno messo a fuoco alcuni locali e alcune auto della polizia", ha aggiunto.
La maggior parte delle pagine web che fa riferimento ai disordini sono inacessibili da domenica. Alcuni funzionari locali sono stati irraggiungibili domenica mattina. Alcuni abitanti del villaggio hanno indicato che fino a 200 membri delle forze di sicurezza sono arrivati nella notte tra sabato e domenica in Wengan, e che le linee telefoniche sono state interrotte.
I giornali cinesi dicono che i leader provinciali si sono recato nella zona per far fronte ai disordini.
L'agenzia ufficiale Nuova Cina non ha fornito dettagli circa l'origine dei disordini in Wengan, ha semplicemente descritto come "criminali" gli autori di atti di violenza in seguito al "malcontento" circa le indagini per la morte della ragazza. La folla è stata dispersa domenica mattina e l'incidente "non ha avuto prosieguo", secondo la stessa fonte.
L'agenzia di stampa Xinhua riferisce che lentamente sta tornando l'ordine man mano che la folla ha comincia a disperdersi nella mattina di domenica.
Tratto da:
Des émeutes éclatent en Chine après la mort d'une adolescente
su Le Monde.fr, Francia, 29 giugno 2008
Chinese riots over girl's death
su BBCNEWS, Regno Unito, 29 giugno 2008
traduzione di Bruno Picozzi
domenica 29 giugno 2008
Rivolta in Cina per la morte di una adolescente
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