In una lettera il governo macedone rivendica i diritti di appartenenza di una minoranza in territorio greco.
Nuova escalation nella crisi tra Grecia ed Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia dopo l'invio di una lettera, da parte del primo ministro di Skopje, in cui si rivendica il riconoscimento di una presunta minoranza etnica macedone in territorio greco. Nella missiva del governo macedone si invoca il diritto alla proprietà degli attuali cittadini macedoni fuggiti dal paese vicino durante la Guerra Civile (1946-49) (continua a leggere)
"Il portavoce del governo di Atene, Theodoros Roussopoulos, ha risposto alla lettera di Nikola Gruevski, indirizzata al premier Costas Karamanlis, definendo «inaccettabili» le affermazioni di Skopje, accusata di voler deviare l’attenzione mentre sono in corso colloqui a New York, sotto l’egida dell’Onu, per tentare di risolvere la crisi del nome "Macedonia".
Roussopoulos, citato stamani da tutti i media, ha respinto le affermazioni di Gruevski su «minoranze inesistenti», accusandolo di tentare di sollevare «nuovi ostacoli nel processo negoziale in atto». Il portavoce ha annunciato una prossima risposta ufficiale di Karamanlis a Gruevski.
Il quadro della situazione
Per entrambi i contendenti si tratta di una questione politica di principio che sconfina largamente nel nazionalismo.
La Macedonia fu riconosciuta nel 1993 dall’Onu con il nome "Fyrom", acronimo di Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, ed aspira ad entrare nell’Ue e nella Nato.
Fu la Grecia ad opporsi alla volontà della Macedonia di chiamarsi in quanto tale. Atene infatti ritiene che il nome Macedonia sia intrinsecamente 'ellenico' e parte integrante della eredità culturale greca. L'opposizione di Atene si estende anche al nome del gruppo etnico e della lingua dello Stato vicino.
Per Skopje si tratta ovàviamente di un problema di autodeterminazione e di identificazione culturale. I Macedoni sentono violato il proprio diritto di autodeterminazione nel momento in cui i Greci vietano loro la possibilità di darsi il nome desiderato e che indentifica culturalmente l'intera nazione.
I Greci chiamani gli abitanti della nazione vicina Slavo-macedoni e guardano invece al nome politico Macedonia come il primo passo verso la rivendicazione dell'intera area geografica denominata Macedonia, gran parte della quale si trova in territorio greco. Sarebbe questa quindi una violazione dei diritti dei Greco-macedoni.
Il dibattito si sposta quindi sulla storia e sul regno di Alessandro il Macedone, comunemente conosciuto come Alessandro Magno, il quale estese il suo dominio fino ai confini dell'India partendo da un piccolo regno nell'attuale territorio della Macedonia greca. I Greci nazionalisti sottolineano che i popoli slavi che abitano attualmente la Fyrom arrivarono in quei luoghi dopo la disparizione del grande regno macedone.
Tratto da:
Atene-Skopje: nuova escalation di toni sul nome "Macedonia"
su La Stampa.it, Italia, 15 luglio 2008
Macedonia naming dispute
su Wikipedia in English
martedì 15 luglio 2008
Atene-Skopje: nuova escalation di toni sul nome "Macedonia" Atene-Skopje: nuova escalation di toni sul nome "Macedonia"
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1 commento:
la grecia ha paura di rivendicazioni territoriali perchè è ben consapevole delle politiche passate, che dalle guerre balcaniche fino ad oggi, hanno come scopo unico cacciare i macedoni di macedonia, o di negarli come minoranza in grecia!
Basti pensare che a Salonicco durante l'epoca della dittatura nazista di Metaxas erano previste purghe o mutilazioni per chiunque si proclamasse macedone...ma ora stranamente tutti quei profughi del pontos e dell'asia minore che hanno preso il posto dei macedoni grazie agli scambi di popolazione, si proclamano macedoni puri discendenti di Alessandro!
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