lunedì 7 luglio 2008

I leader africani chiedono al G8 di onorare le promesse di aiuto

TOYAKO, Japan, 7 luglio (Reuters) – I leader africani hanno esortato le otto nazioni più ricche del mondo a mantenere le promesse di aiutare il continente africano e gli hanno chiesto di ricordare che l'impennata del prezzo del petrolio e dei prodotti alimentari sta peggiorando la loro condizione di povertà.

Il G8 è stato accusato dagli attivisti di rinnegare la promessa fatta al vertice del 2005 a Gleneagles, in Scozia, di raddoppiare gli aiuti contro la povertà entro il 2010 fino alla cifra di 50 miliardi di dollari, di cui la metà dovrebbe andare in Africa. (continua a leggere)

Alcuni leader africani hanno voluto sottolineare che, pur apprezzando l'impegno di aiutare l'Africa preso dai leader del G8 negli ultimi vertici, a questo punto vorrebbero vedere questi impegni pienamente attuati", ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri giapponese Kazuo Kodama.

"Essi hanno anche inviato un messaggio per dire che vorrebbero davvero non vedere passi indietro da parte dei leader del G8 sugli impegni presi."

La questione della povertà africana è in cima all'ordine del giorno della tre-giorni del G8 in Giappone. Essa è strettamente collegata all'aumento dei prezzi degli alimenti e dei prezzi del carburante e al controverso argomento di come combattere il riscaldamento globale, che i leader affronteranno più avanti nel corso della settimana.

Citando un comunicato ufficiale dei leader del G8, il quotidiano giapponese Yomiuri lunedì ha riferito in merito che essi avrebbero definito l'aumento dei prezzi degli alimentari e del petrolio una "grave minaccia".

Il Giappone ha invitato i leader di Algeria, Etiopia, Ghana, Nigeria, Senegal, Sudafrica e Tanzania a partecipare alla giornata di discussione in un hotel di lusso avvolto nella nebbia sull'isola settentrionale di Hokkaido.

"I leader africani hanno chiesto al G8 di aiutare coloro che sono colpiti in maniera significativa dal rialzo dei prezzi del petrolio, per esempio mostrando la forza della loro leadership nei colloqui con i paesi OPEC", ha detto un addetto giapponese dopo la riunione.

MIGLIORE SORVEGLIANZA

Il Presidente della Banca mondiale, Robert Zoellick, che è stato presente ai colloqui, ha detto che i leader hanno discusso un sistema per meglio monitorare gli aiuti al fine di garantire che gli impegni siano rispettati.

"C'è stato il desiderio di avere la maggiore disponibilità da entrambe le parti relativamente alla risoluzione. Quindi, vi è stato un certo movimento verso l'idea che le riunioni del G8 possano trattare con la Commissione dell'Unione Africana", ha detto Zoellick.

"I paesi devono mantenere le loro promesse, e questo è stato il tono generalmente accettato durante la discussione", ha detto in una conferenza stampa.

Una relazione pubblicata il mese scorso dall'Africa Progress Panel, istituito per monitorare l'attuazione degli impegni di Gleneagles, ha detto che secondo gli attuali piani di spesa mancano al G8 40 miliardi di dollari per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Quest'anno segna la metà strada verso il raggiungimento degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) fissati dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2000 per ridurre la povertà nel mondo entro il 2015.

Secondo gli attivisti, col grano a prezzi raddoppiati dal gennaio 2006, l'Africa ha bisogno di aiuti maggiori, non minori.

Un primo studio della Banca Mondiale pubblicato la settimana scorsa stima che fino a 105 milioni di persone in più potrebbe cadere al di sotto della soglia di povertà a causa dell'aumento dei prezzi degli alimentari, tra i quali 30 milioni di persone in Africa.

Secondo questo studio, in Liberia il costo del cibo per una famiglia media è aumentato del 25% solo nel mese di gennaio, portando il tasso di povertà dal 64% a oltre il 70%.

Max Lawson, consulente politico Oxfam, una ONG britannica, ha detto che il vertice è stato probabilmente il più importante incontro del G8 negli ultimi dieci anni.

"Il mondo è chiaramente esposto a molteplici crisi, a gravi, gravi problemi economici, sia nei paesi ricchi che nei paesi poveri. Ma è la povera gente che soffre maggiormente, per lo più a causa degli aumenti di prezzo dei generi alimentari", ha detto Lawson ai giornalis.

IL G8

Il G8 comprende Stati Uniti, Giappone, Francia, Gran Bretagna, Germania, Canada, Italia e Russia.

Molti critici e persino alcuni paesi membri suggeriscono che il G8, formato nel 1975 con soli sei membri in seguito alla prima crisi petrolifera, dovrebbe espandersi fino a comprendere le grandi nazioni in via di sviluppo per meglio rappresentare il mondo.

Lunedì centinaia di manifestanti provenienti dal Giappone e altri paesi hanno marciato sotto una fitta pioggia verso la sede del vertice, portando cartelli contro l'accogliente club delle nazioni ricche.

Pesanti misure di sicurezza ha fatto sì che i manifestanti siano stati tenuti a diversi chilometri di distanza. Due gruppi hanno cercato di prendere strade non autorizzate ma sono stati respinti da decine di poliziotti.

Il surriscaldamento del pianeta sarà mercoledì al centro di una riunione estesa a Cina e India, due economie in rapida crescita che producono sempre più gas a effetto serra.

Ma profonde divisioni all'interno del G8 e tra paesi ricchi e paesi poveri hanno sollevato dubbi circa le possibilità di fare progressi al di là del vertice dello scorso anno, in cui il G8 ha convenuto di "prendere in seria considerazione" un obiettivo globale di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2050.

L'Unione Europea e i gruppi verdi stanno facendo pressione sugli Stati Uniti, riluttanti ad accettare un obiettivo globale di dimezzamento delle emissioni di gas serra entro la metà del secolo, e sostengono il bisogno di avere obiettivi in merito anche per il 2020 per tutti paesi ricchi.


Tratto da:
African leaders call on G8 to honour aid pledge da Reuters
su
Reuters AlertNet, Regno Unito, 7 luglio 2008
Tradotto da Bruno Picozzi


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