mercoledì 12 novembre 2008

Che il G-20 faccia tutto il possibile per aiutare i poveri del mondo

La crisi finanziaria mondiale continua ad essere la prima delle nostre preoccupazioni.

Questo è ciò che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha detto martedì scorso durante la sua conferenza stampa mensile. Il Segretario Generale ha annunciato che sarà presente sabato alla riunione del G-20 a Washington, e avrà tre messaggi:


"In primo luogo, dobbiamo fare tutto il possibile per alleviare l'impatto della crisi sui più poveri del mondo e le persone più vulnerabili. Questa è chiaramente una questione di volontà. Le somme spese fino ad ora per attenuare la crisi hanno già ampiamente superato gli importi stanziati per l’APS (aiuto pubblico allo sviluppo, ossia progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei Paesi meno sviluppati). In secondo luogo, abbiamo bisogno di affrontare le radici sistemiche della crisi. In terzo luogo, la crisi è anche un'opportunità per affrontare il cambiamento climatico. In un momento di crescente disagio economico, una crescita ‘verde’ sarebbe in grado di creare milioni di posti di lavoro ".

Il segretario generale ha affermato che porterà lo stesso messaggio alla conferenza sul finanziamento allo sviluppo che si aprirà verso la fine del mese a Doha, in Qatar. E ha aggiunto che le persone in tutto il mondo cercheranno un segnale che il flusso di aiuti continui e che le opportunità si moltiplichino.


Tratto da:
UN chief to urge G-20 summit to do everything to help world's poorest di Donn Bobb
su United Nations Radio, ONU, 11 novembre 2008
tradotto da Bruno Picozzi


1 commento:

Anonimo ha detto...

"Nel corso di un secolo, quasi interamente vissuto, ho spesso creduto di trovarmi a una svolta epocale, poi non era vero niente.
La svolta epocale si ha quando non cambiano le cose ma anche le teste per capirle!"
Vittorio Foa, Passaggi Firenze Einaudi 2000