giovedì 17 aprile 2008

Cronache da una dittatura


Burma, Birmania, Myanmar...
Nel 2007 l'aumento del prezzo della benzina ha provocato il rialzo dei prezzi dei beni di prima
necessità, portando all'ennesima celebre protesta dei monaci buddisti a cui si sono aggiunti gli studenti e altre categorie. Proteste represse con forza dal regime militare del
Generale Than Shwe che detiene un potere illimitato, dopo decenni di dittatura militare "socialista".

Pochi giorni fa i cinquantaquattro membri incaricati dal governo birmano per la stesura della nuova Costituzione hanno concluso i lavori, 194 pagine che saranno in vendita a 1000 Kyat, un euro, nelle librerie governative. Tutti quelli che se lo potranno permettere potranno acquistare e leggere il testo prima del referendum per la sua conversione in legge fissato il 10 maggio prossimo. In rete si segnalano forti pressioni e minacce ai contadini da parte dei militari per ottenere un voto favorevole.
La nuova costituzione, alla cui stesura non sono stati ammessi i partiti dell’opposizione, rafforza il potere dei militari ai danni delle opposizioni e delle minoranze. Nel futuro parlamento birmano 110 seggi su 440 nella camera alta e 56 su 224 della camera bassa saranno riservati ai militari. C'è inoltre uno «sbarramento etnico»: nessun politico sposato con uno straniero può rivestire cariche politiche. Questa clausola esclude dalle candidature la leader del partito di opposizione Aung San Suu Kyi, vedova di un professore inglese.
La giunta militare ha inoltre ribadito il suo rifiuto alla presenza di osservatori ONU durante il referendum e le elezioni di giugno. Solo il governo cinese potrà portare assistenza.


Nessun commento: