domenica 2 marzo 2008

Cultura di guerra


Il 14 dicembre scorso il principino del Regno Unito, Harry, è andato a combattere con le truppe britanniche in Afghanistan. La cosa non è tanto originale se anche lui, come tanti, crede che la pace si porti facendo la guerra. Richiamato anzitempo in patria per motivate ragioni di sicurezza, la stampa filogovernativa e patriottica si è affrettata a raccontare le meraviglie di coraggio che questo ragazzo ha saputo dimostrare.

Il Sun ha stampato un poster con la sua immagine di pattuglia a fucile spianato, invitando la popolazione ad esibirlo. Lo stesso giornale in prima pagina racconta come Harry avrebbe ucciso, o perlomeno contribuito a uccidere, trenta talebani, dirigendo tre attacchi aerei per telefono sulle postazioni nemiche. Oppure che Harry, attaccato dai Talebani su una postazione mobile in cui si trovava con i suoi commilitoni, si è prontamente piazzato davanti a una mitragliatrice pesante, che non aveva mai usato in precedenza, e ha aperto il fuoco, respingendo l'attacco.
Il quotidiano italiano La Repubblica cita alcune interviste.

"Ha tenuto una condotta esemplare", è il commento del generale Dannott. "Tutta la Gran Bretagna è orgogliosa di lui", afferma il primo ministro Brown.
Commenta invece Harry: "Finalmente ho la possibilità di fare il soldato sul serio, come avrei voluto. (...) Spero che anche la mia mamma sia orgogliosa, spero che mi abbia guardato dal cielo".

Ironia della sorte, Lady Diana Spencer, madre di Harry, fu in prima linea nella campagna per mettere al bando le mine antiuomo. Per questo fu candidata al premio Nobel per la pace.
Oggi le mine antiuomo sono oltre 100 milioni nel mondo, 10 milioni proprio in Afghanistan. Nel 2006 le mine hanno ucciso, ferito o mutilato 5.751 persone, per 1/3 bambini, in 68 Paesi e territori. Il prezzo di una mina varia tra $3 e $30, il costo di sminamento unitario varia invece tra $300 e $1.000. Per rendere inattive 110 milioni di mine servirebbe una spesa di 33 miliardi di dollari; gli esperti hanno stimato che all’attuale velocità di sminamento servirebbero più di 1.100 anni per bonificare l’intero pianeta, qualora nessuna nuova mina venisse posata. Ma per ogni mina disinnescata ne vengono posate sul terreno altre 20, nel 1994 ne furono rimosse 100.000 e seminate 2 milioni.

Fatte le dovute considerazioni mi permetto di dubitare che Lady Diana, guardando il figliolo Harry dal cielo, sarebbe fiera di lui.


1 commento:

Unknown ha detto...

Personalmente, ritengo che il principio, arruolandosi, abbia voluto dare al popolo inglese la prova di essere alla pari degli altri soldati compatrioti che, come lui, si trovano in Afghanistan. Nel film di Michael Moore "Farenheit 9/11", i senatori intervistati non hanno nemmeno uno dei propri figli in Iraq a combattere in prima linea, mentre il principino rischia e combatte. Questo per me sembra "lodevole" agli occhi della sua nazione. Certo, il suo gesto è totalmente sbagliato, a mio avviso, in quanto potrebbe adoperare tutti i suoi sforzi per partecipare, come fece sua madre, ai processi pace, primo fra tutti, senza andare troppo lontano, quello tra irlandesi e inglesi...