lunedì 17 marzo 2008

Un'Italia di cui essere fiero


Guarda il brano più interessante di Una scomoda verità, di Al Gore.
Guarda un esempio di propaganda contro-ambientalista.

Mi ha colpito un articolo del 13 marzo su Repubblica.

Un piccolo gruppo di nazioni, in continuo aumento, sta concorrendo a una gara non scritta per diventare un "Paese neutro" nelle emissioni di anidride carbonica. Una gara contro l'effetto serra che viene idealmente chiamata "Carbon-neutral World Cup" e che, attualmente vede in testa Costa Rica, Norvegia, Nuova Zelanda e Islanda.
Raggiungere la "neutralità" delle emissioni di anidride carbonica significa bilanciare le emissioni di gas serra che si producono bruciando i combustibili fossili, con qualcosa che sia in grado di catturarli, come ad esempio un'estesa foresta.
In questi giorni Roberto Dobles, Ministro costaricano dell'Ambiente e dell'Energia, sostiene che il suo Paese si è aggiudicata la gara avendo raggiunto l'obiettivo di essere un "paese neutro".

Poco importa se il Costarica sia stato primo o meno, la notizia non è questa. Nel leggerla mi sono venuti in mente i tantissimi detrattori dei cambiamenti climatici: lobbies industriali, scienziati deviati o comprati, opinionisti ignoranti, ministri irresponsabili e tantissima gente comune, anche colta, che non ritiene questa una questione degna di attenzione.
Ricordo di aver parlato tempo fa con un professore di scuola media che stimo, il quale mi diceva con convinzione che l'uomo si arroga la potenza di cambiare il clima sul pianeta mentre queste son cose naturali a cui dobbiamo solo adattarci. Quest'uomo dovrebbe lavorare all'edicola all'inizio della salita di Salvator Rosa, a Napoli, e poi ne potremmo riparlare.

Mi domando: se solo in Italia attuassimo quella bella legge che prevede un nuovo albero ogni nuovo nato, se potenziassimo la rete ferroviaria (non la TAV - Di Pietro! - ma i regionali!) invece di investire in autostrade da dare a Benetton, se il Parco del Vesuvio per magia si trasformasse in un vero parco da quell'immondezzaio che oggi è (Bassolinoooooo!!!), se si facesse più raccolta differenziata e meno inceneritori (Bassolinoooooo!!!), più eolico e meno carbone, se i piccolo-borghesi comprassero meno SUV, se spegnessimo le luci quando non ci servono, se la mentalità della gente fosse meno rivolta al proprio bene immediato ed esclusivo... forse anche l'italia sarebbe fiera di gareggiare col Costarica nella "Carbon-neutral World Cup" invece di disperarsi per l'eliminazione dell'Inter mercenaria.
Di un'Italia così sarei fiero anche io!


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Noi dell'Alveare di roccasecca avevamo in cantiere di convincere il comune di attuare "un nuovo albero ogni nuovo nato"...
perchè c'è una legge che lo prevede...ma a quanto pare nn è obbligatorio...

tu per caso sai qualcosa in merito?

simone

Bippi ha detto...

Non sono un esperto ma...
...la legge a cui si fa riferimento e' la n. 113 del 29 gennaio 1992, "Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica".
Il sito della Regione Campania dice:
L'obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica, impone alla Amministrazione Comunale l'esigenza di trovare spazi verdi esistenti o superfici nuove adatte ad accogliere le piantagioni arboree.
Quindi si parla di obbligo e non di faccioquelchemipare!

Vi consiglio di rivolgervi all'assessorato per l'ambiente del Comune o, in caso di mancata risposta, all'equivalente della Regione.
Dateci dentro ragazzi che di alberi abbiamo bisogno :)