martedì 11 marzo 2008

La 'generazione rubata'


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Si sente spesso parlare del primato della cultura occidentale che ha portato libertà e democrazia nel mondo, sconfiggendo nel tempo dittature sanguinarie, ideologie totalitarie e imperi del male.
Come esempio della superiorità culturale del libero Occidente, ecco alcuni brani di un articolo tratto dal Berliner Zeitung del 29 febbraio 2008 sulla cosiddetta '
generazione rubata'.

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Tra il 1910 e il 1970 diecimila bambini aborigeni furono portati via con la forza dalle proprie case per essere adottati da famiglie 'bianche', secondo un programma legittimato dallo Stato. Per il bene stesso dei bambini, come ancora oggi ritiene una minoranza degli Australiani.
Nel 1997 una ricerca dal titolo 'Riportiamoli a casa' rese pubbliche queste eclatanti violazioni dei diritti umani. Gli storici parlano di tentato genocidio. L'allontanamento dei bambini avrebbe avuto come unico scopo impedire la trasmissione della cultura e della lingua degli Aborigeni.
Ancora nei tardi anni '80 gli Aborigeni in alcune zone dell'Australia rischiavano la vita.
Dieci anni sono passati duranti i quali l'allora Primo Ministro John Howard rifiutò agli Aborigeni le scuse davanti al Parlamento. Soltanto il suo successore Kevin Rudd ha rotto il silenzio istituendo da poco il 'Giorno Nazionale delle Scuse' da celebrare il 13 febbraio e scusandosi più volte sia personalmente che in nome delle istituzioni. Per i circa 450.000 Aborigeni australiani l'essere finalmente riconosciuti ha un immenso significato.
Non tutti però sono euforici per le scuse del Presidente. Il governo infatti non avrebbe ancora sprecato nemmeno una parola in merito alle terre sottratte e ai massacri avvenuti. Un numero sempre più grosso di Aborigeni rivendica inoltre una compensazione economica.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

che cosa orrenda ...

molte sono le cose da ricordare oltre il genocidio nella seconda guerra mondiale...questo accaduto agli aborigeni è tra questi...

una forma di intolleranza razziale che spero si sia estinta in questo nuovo secolo.

simone

Unknown ha detto...

Vorrei anche ricordare ciò che i democraticissimi Americani, anzi, statunitensi, perpetrarono ai nativi (veri) americani. Massacri, razzie, stupri di massa, un vero e proprio genocidio della popolazione locale. Un esempio? Dato che gli indiani si nutrivano di carne di bufalo, i bianchi avvelenavano l'acqua degli abbeveratoi delle bestie cosicchè morissero tutte. E, non avendone abbastanza, avvelenavano le pelli di bufalo che bruciavano la cute del malcapitato che le andava ad indossare...forse è per questo che i bianchi li hanno soprannominati PELLEROSSA!

Che vergogna...
e comunque, a nessuno importa degli aborigeni perchè...quale importanza geopolitica potrebbe avere un paese lontano e remoto, e per giunta sperduto come l'Australia?
Poveri noi...

Alessandra

Ps: per rispondere a Simone...altro che estinta, le intolleranze razziali sono aumentate, vive e ardenti più che mai...