Ne pubblico un brano:
"Non è solo un tentativo di proteggere una zona unica al mondo per la sua biodiversità ma l'introduzione di un modello nuovo che ribalta il modo in cui l'uomo, fino ad oggi, ha utilizzato le risorse naturali. Sperimenteremmo un modello che ci abituerebbe a vivere senza petrolio, cosa che sarà probabilmente la normalità nel futuro; dovrebbe diminuire già da ora a causa dei danni ambientali che provoca. La sfida non riguarda solo l'Ecuador ma tutta l'umanità."
Sullo stesso argomento, ma da un punto di vista un po' diverso, segnalo anche un articolo apparso su Andinamedia del 27 ottobre 2007 e un altro articolo apparso su Global Project del 12 novembre 2007.
Il quadro generale di questo problema viene chiarito dalla campagna Salviamo lo Yasuní diffusa in Italia da associazioni come Asud.
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