Negli ultimi giorni abbiamo potuto leggere sui giornali della minaccia degli Uighuri, terroristi musulmani, alleati di Al Qaeda, che potrebbero colpire durante i Giochi Olimpici. Almeno così si legge nei titoli dei giornali.
A leggere con maggiore attenzione si scopre che si tratta dei separatisti del cosiddetto Turkestan orientale, ma i Cinesi si arrabbiano a sentirlo chiamare così, per loro è lo Xinjiang.
Si scopre che questo popolo turcofono, musulmano da sempre, imparentato con i Turcomanni e per nulla con i Cinesi, ha una storia antica.
Si scopre che dalla metà dell'800 alla metà del '900 la provincia ha cercato piu volte la sua indipendenza, fino ad essere liberata/invasa dall'Esercito di Liberazione Popolare cinese, lo stesso che liberò/invase il Tibet. Questione di punti di vista!
Nei libri la cinesizzazione del Turkmenistan Orientale è conosciuta come la pacifica liberazione dello Xinjiang, solo che gli abitanti non sono tutti d'accordo. Ad approfondire si scopre che questo popolo ha subito forti repressioni culturali e politiche da parte del governo cinese, almeno a sentire Amnesty International e Human Rights Watch.
Le tensioni culturali e sociali provocano periodicamente scontri violenti: nel 1962 ci furono scontri che causarono l'esodo di 60.000 persone; nel 1990 ci furono 50 morti; nel 1997 ci furono rivolte e attentati dinamitardi.
Ridurre tutto questo ai cattivi musulmani alleati di Al Qaeda è il risultato del peggiore giornalismo che riempie pagine di Grande Fratello e concede sbuffando trafiletti di storia.
Se non fossero stati minacciati i sacri Giochi Olimpici, chi mai avrebbe sentito parlare dei cattivi Uighuri e dello Xinjiang?
Il terrorismo dunque funziona.
1 commento:
Questo è un argomento interessante. Ci sono tante situazioni come queste nel mondo e nessuno sa niente. Forse veramente se non erano terroristi non ne avremmo mai saputo niente
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