martedì 19 agosto 2008

Algeria sotto attacco: 43 morti in un attentato suicida

Una forte esplosione ha colpito martedì mattina il centro di Issers, in Cabilia, 60 km a est di Algeri, provocando almeno 43 morti e 38 feriti. Lo ha riferito l'agenzia APS, sottolineando che si è trattato di un attacco terroristico. Secondo le prime informazioni, un kamikaze a bordo di un'auto carica di esplosivo si è scagliato contro una scuola di polizia. Il kamikaze avrebbe lanciato la propria macchina imbottita di esplosivo contro la porta d’ingresso dell’accademia di polizia, dove numerosi candidati a un concorso erano in fila in attesa di entrare. Immediatamente è scattato il dispositivo di sicurezza.
Non si è a conoscenza di immediate rivendicazioni.



Cabilia sotto attacco
Quello contro la scuola di polizia è il quarto attentato suicida compiuto in meno di un mese in Cabilia, regione del nord dell’Algeria. Il 10 agosto otto civili sono morti in un attacco kamikaze contro una caserma a Zemmouri El Bahri. Il 3 agosto, 25 persone sono rimaste ferite a Tizi Ouzou, il capoluogo della regione berbera, mentre il 23 luglio, un kamikaze a bordo di una moto si è fatto esplodere al passaggio di un convoglio dell'esercito a Lakdaria (70 km ad est di Algeri) ferendo 13 militari. Gli ultimi due attentanti sono stati rivendicati da Al Qaida per il Maghreb islamico (ex- Gruppo salafita per la predicazione e il combattimenti).

Dodici morti a Skikda

E attacchi si registrano anche in altre zone dell'Algeria: domenica scorsa (ma i giornali locali ne danno notizia martedì) dodici persone, undici membri delle forze dell'ordine e un civile, sono rimaste uccise nell'imboscata messa da gruppi armati islamici a Skikda, nell'est dell'Algeria.

La situazione generale

L’Algeria combatte per uscire fuori dalla lunga guerra civile cominciata nel 1992, quando l’esercito intervenne per impedire a un partito fondamentalista islamico di vincere le elezioni parlamentari e pervenire democraticamente al potere.

Le violenze sono oggi molto ridotte rispetto ai livelli degli anni ’90 ma dalla fine del 2006 c’è stato un incremento di attacchi eclatanti, anche con mezzi suicidi.

Questo da quando l’ultimo gruppo rivoluzionario sopravvisuto alla guerra civile, il Gruppo Salafista di Preghiera e Combattimento (GSPC), ha cambiato il suo nome in al-Qaeda nel Maghreb Islamico.

L’Algeria è un grosso esportatore di gas e petrolio.


Tratto da:
Algeria, attentato alla scuola di polizia
su
Corriere della Sera.it, Italia, 19 agosto 2008
Bombing kills dozens in Algeria
su BBC NEWS, Regno Unito, 19 agosto 2008
tradotto da Bruno Picozzi


Articoli di riferimento:
Scheda sulla guerra civile in Algeria su PeaceReporter


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