lunedì 18 agosto 2008

Le verità della propaganda

Pubblichiamo di seguito un articolo tratto da Russia Today e un estratto di un articolo di Le Monde.fr, entrambi apparsi online questa mattina.
I due articoli sono entrambi estremamente parziali ma, se letti insieme, descrivono forse la verità.
Il forse è d’obbligo…

Mentre restano le parole pesanti scritte da larry Chin sull'Online Journal:
"Mentre una propaganda incendiaria e una retorica cifrata volano da una parte all’altra, l’attuale agenda geostrategica, la posta energetica su cui le potenze mondiali si sono impegnate in una battaglia mortale (con milioni di civili innocenti usati, come al solito, come carne da cannone), rimane ampiamente non riportata e non affrontata."



Le truppe russe cominciano a ritirarsi dalla Georgia
tratto da Russia Today

Le forze militari Russe hanno cominciato a ritirarsi dalla zona del conflitto tra Georgiani e Sudosseti per ritornare alle posizioni precedenti al conflitto, definite dal loro mandato di peacekeeping. Il ritiro fa parte del piano di pace in sei punti sottoscritto dalla Russia e dalla Francia e fa seguito ai colloqui dello scorso fine settimana tra i due presidenti, Dmitry Medvedev e Nicolas Sarkozy.

In ogni caso le truppe russe non agiscono più nell’idea che l’Ossezia del Sud sia parte della Georgia, quindi si stanno piazzando al confine tra Ossezia del Sud e Georgia. Alcuni soldati rimarrano nella capitale Tskhinvali.

Gli abitanti del luogo non considerano il ritiro della Russia come una cosa a loro favorevole dal momento che molti Sudosseti considerano i Russi come salvatori. Alcuni hanno paura che se i Russi se ne vanno la Georgia attaccherà di nuovo.


La Russia avrebbe piazzato dei missili in Ossezia del Sud
Tratto da Le Monde.fr

Malgrado un accordo di cessate-il-fuoco e la promessa del Presidente Medvedev di ritirare a partire da lunedì le truppe russe dalla Georgia, secondo il New York Times la Russia avrebbe piazzato in Ossezia del Sud rampe di lancio di missili tattici SS-21, mettendo sotto tiro la capitale georgiana Tbilisi. (…) Il quotidiano aggiunge che truppe russe d’élite si starebbero dispiegando nella regione o si preparerebbero a farlo.

Il Presidente francese Sarkozy, che ha negoziato l’accordo di cessate-il-fuoco tra Mosca e Tbilisi, ha messo in guardia il Presidente russo Medvedev contro le “gravi conseguenze” sulle relazioni tra la Russia e l’Unione Europea se questo accordo non fosse rispettato. Il Presidente, che ha lanciato un appello per un ritiro senza ulteriore indugio delle forze russe dalla Georgia in un editoriale pubblicato lunedì sul giornale Le Figaro, afferma che questo punto non è negoziabile. “Se questa clausola dell’accordo di cessate-il-fuoco non fosse applicata rapidamente e totalmente, sarei costretto a convocare un Consiglio Europeo straordinario per decidere quali conseguenze trarne”, avverte Sarkozy.

Da parte sua il Presidente georgiano ha approfittato della visibilità offerta dalla presenza della signora Merkel, cancelliera tedesca, per rifiutare qualsiasi presenza di truppe russe di peacekeeping. “Non si può più parlare in Georgia di forze di pace russe. Non ci possono essere forze di pace russe”, ha martellato il Presidente Saakashvili, mentre è dall’inizio degli anni ’90 che soldati russi di peacekeeping stazionano nei territori separatisti di Ossezia del Sud e Abkhazia.


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