giovedì 21 agosto 2008

Filippine: cancellato l'accordo di pace tra ribelli e governo

Il governo delle Filippine ha annunciato giovedì scorso di aver annullato un accordo di pace con il più grande tra i gruppi di ribelli musulmani del Paese dopo i combattimenti scoppiati questa settimana, ma un leader della guerriglia ha respinto l'invito per la rinegoziazione.

I combattimenti nel sud sono scoppiati dopo che la Corte Suprema ha emesso una sentenza contro l’accordo volto ad espandere la regione autonoma per i Musulmani.


L'annuncio del governo del presidente Gloria Macapagal Arroyo circa la cancellazione dell'accordo con il Moro Islamic Liberation Front (MILF) raggiunto appena il mese scorso certamente finirà per prolungare il pluridecennale conflitto nel sud del Paese.

"La cancellazione del memorandum di accordo è un passo doloroso nel nostro sforzo collettivo per giungere ad un accordo con il MILF," ha detto Lorelei Fajardo, un portavoce di Arroyo.

"Lei (Arroyo) cercherà un nuovo accordo entro i confini della legge e della costituzione. Inoltre il Presidente non consentirà nessun avventurismo da parte del MILF per esercitare pressione sul governo a firmare un accordo qualsiasi, anche se è per la pace".

Il MILF, forte di 11.000 membri, combatte da 30 anni una guerra per uno Stato Islamico separato nel sud delle Filippine, paese a maggioranza di religione cattolica romana. Un conflitto che ha ucciso più di 120.000 persone.

Il governo filippino e il MILF hanno avuto colloqui saltuari per più di un decennio su come dare maggiore autonomia ai Musulmani del sud.

I separatisti hanno firmato un cessate-il-fuoco con il governo nel 2003 per aprire la strada a colloqui di pace, ed entrambe le parti nello scorso mese di luglio hanno detto di aver portato a termine un progetto di accordo per il riconoscimento del "dominio ancestrale" del MILF nel sud.

Tuttavia l'accordo sulle dimensioni di una patria per i Musulmani e sui poteri di un futuro governo, tra cui i diritti di esplorazione e di sviluppo di riserve minerali, di petrolio e di gas in una zona che è rimasta una delle più povere del paese, è stato fermato dalle proteste dei politici locali di religione cattolica romana.

La Corte Suprema ha sospeso il progetto di accordo all'inizio di questo mese, sollevando nuove tensioni, e la situazione sul terreno si è deteriorata rapidamente da allora.

I falchi di entrambe le parti hanno riportato in stallo il processo di pace riaccendendo la lotta che è stata in gran parte in sospeso dal 2003.

All'inizio di questa settimana circa 40 persone sono state uccise quando rinnegati del MILF, adirati per lo stallo sull'accordo, hanno attaccato due città nel sud del Paese.

Il governo ha rafforzato la presenza di truppe nella regione e ha ordinato che gli aggressori vengano perseguiti. Secondo fonti dell’esercito cinque persone sono state ferite nei combattimenti mercoledì scorso.

E' il peggiore scoppio di violenza da anni nella regione di Mindanao, dove la ribellione ha impedito in modo significativo lo sviluppo di alcuni dei più ricchi bacini di sali minerali e di idrocarburi nel sud-est asiatico.

Il MILF ha respinto qualsiasi possibilità di rinegoziare l'accordo.

"Noi non rinegoziamo, ormai è finita," ha detto Mohaqher Iqbal, capo negoziatore del gruppo. "E’ durata tre anni e otto mesi."

"Hanno studiato la questione e pianificato la firma dell’accordo e poi annullano tutto. Che cosa significa?"

In un'intervista radiofonica mercoledì scorso, Macapaar Abdullah, comandante sul campo del MILF accusato di aver ordinato gli attacchi contro le due città costiere in cui almeno 37 persone sono morte, in gran parte civili, ha dichiarato che i suoi combattenti hanno esaurito la pazienza nei confronti del processo di pace.

"Se il governo dichiara una guerra totale, dichiariamo anche noi una guerra totale nel Mindanao", ha detto. "Siamo pronti a uccidere e essere uccisi. La pazienza dei musulmani è finita."


Tratto da:
Philippines cancels peace deal with Muslim group di Raju Gopalakrishnan
su
Reuters, Regno Unito, 21 agosto 2008
Philippine peace pact in tatters
su
Al Jazeera.net, Qatar, 21 agosto 2008
tradotto da Bruno Picozzi


Articoli di riferimento:
Filppine, dalle parole alle armi


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