martedì 12 agosto 2008

Ancora violenze dello Xinjiang, nord della Cina

Tre guardie di sicurezza sono state uccise a coltellate e una quarta è rimasta ferita in un attacco vicino Kashgar, nella provincia a maggioranza musulmana dello Xinjiang nel nordovest della Cina, regione autonoma nota un tempo come Turkestan Orientale.

L'attacco è avvenuto verso le 9 locali (le 3 di notte in Italia) in un posto di blocco a Yamanya, città situata a una trentina di chilometri da Kashgar, nell'ovest dello Xinjiang.
Gli assalitori sono balzati giù dal veicolo con il quale stavano attraversando il varco e hanno colpito gli agenti a coltellate. Si tratta del terzo episodio di sangue in poco più di una settimana nello Xinjiang. Due giorni fa a Kuga, nella parte sud della regione autonoma, un attentato dinamitardo seguito da una sparatoria contro una caserma della polizia aveva provocato almeno undici morti, in maggioranza tra gli attentatori. Il 4 agosto scorso sedici poliziotti erano rimasti uccisi e sedici feriti in un altro attentato. (
continua a leggere)

La strage era stata imputata a separatisti turcomanni di etnia uighura, minoranza turcofona di fede musulmana concentrata proprio nello Xinjiang, dove vivono almeno otto milioni di Uighuri e oltre un milione di Kazaki in rappresentanza di oltre metà della popolazione.

Dilxat Raxit, del partito indipendentista Congresso Mondiale Uighuro, ha accusato le autorità cinesi di aver arrestato arbitrariamente più di 90 persone a Kuga e in altre regioni vicine, in seguito alle esplosioni.
Ha anche aggiunto che la gente del luogo ha udito le urla dei detenuti mentre venivano picchiati e torturati.
Egli ha esortato la comunità internazionale a esercitare pressioni sulla Cina per arrestare "i crimini inumani contro l’etnia uighura".

Fonti del governo locale hanno rigettato le accuse di Raxit definendole false.

La Cina afferma di portare sviluppo e prosperità nella regione, ma gli attivisti uighuri accusano Pechino di sopprimere la cultura e la religione tradizionali uighure.

In questa situazione gli indipendentisti del Partito Islamico del Turkestan hanno minacciato altre azioni in coincidenza con lo svolgimento dei Giochi ma il regime cinese ha aumentato le misure di sicurezza nei pressi delle aree olimpiche e i funzionari di Pechino 2008 ribadiscono che gli ospiti e gli atleti non corrono nessun pericolo.
Le ultime misure di sicurezza includono dei controlli 'extra' per i giornalisti che vogliono entrare nel villaggio olimpico e un camion blindato parcheggiato davanti al principale centro stampa dei Giochi nella capitale.

Le ragioni storiche del conflitto

La regione dello Xinjiang è stata governata nel tempo dall'Impero Turcomanno, dal Tibet, dall’Impero Cinese e dall’Impero Russo, con brevi periodi di indipendenza.
Nel 1884 i Manchu stabilirono la provincia dello Xinjiang (nuova frontiera). All’inizio del 1900 la maggior parte dello Xinjiang nord-occidentale fino al lago Balkhash fu governata dall'Impero Russo. Questa area corrisponde oggi a parte del Kazakhstan, del Kirghizistan e del Tajikistan.

Nei primi anni trenta del secolo scorso una ribellione contro il governatore Yang Zengxin portò alla fondazione della Prima Repubblica del Turkistan Orientale. Sheng Shicai, signore della guerra di etnia Han (cinese), controllò lo Xinjiang per il decennio successivo. Grazie all'aiuto sovietico venne fondata nel 1944 la Seconda Repubblica del Turkestan Orientale (conosciuta anche come ribellione dei tre distretti) nel territorio dell'attuale prefettura autonoma di Ili Kazakh nel nord dello Xinjiang.

L'esperienza della Seconda Repubblica del Turkestan Orientale si concluse nel 1949 quando l'Esercito di Liberazione Popolare prese il controllo dello Xinjiang.
Secondo la Repubblica Popolare Cinese l'esercito popolare venne accolto con ospitalità e ricevette la cooperazione della Seconda Repubblica del Turkestan Orientale. Il processo è conosciuto come la pacifica liberazione dello Xinjiang.

La Repubblica Popolare Cinese considera l'esperienza della Seconda Repubblica del Turkestan Orientale positiva e parte integrante della rivoluzione comunista. Al contrario i sostenitori dell'indipendenza dello Xinjiang ritengono la Seconda Repubblica del Turkestan Orientale un tentativo per ottenere la piena indipendenza e considerano l'entrata dell'Esercito di Liberazione Popolare un'invasione.

Il 1º ottobre, 1955 la regione autonoma sostituì la provincia. Continuano a esserci tensioni nella regione, dovute alle aspirazioni d'indipendenza degli Uighuri e al risentimento nei confronti di quella che viene percepita come una repressione della cultura non Han.


Tratto da:
Renewed violence in west China
su
BBC NEWS, Regno Unito, 12 agosto 2008
Attacco nello Xinjiang, uccise tre guardie di sicurezza
su
RAINEWS 24, Italia, 12 agosto 2008
tradotto da Bruno Picozzi


Articoli di riferimento:
Voce ‘Xinjiang’ su Wikipedia

Il terrorismo funziona!


Nessun commento: