Bollettino di guerra sempre più drammatico a Mogadiscio: oltre 40 morti da sabato a stamane, in pratica tutti civili. Anche perche' nulla si sa mai, o quasi, delle vittime militari.
La scorsa notte almeno una dozzina di morti nel corso di un attacco degli insorti islamici contro una base delle forze di pace panafricane. In particolare, testimonianze concordi parlano
di alcuni razzi che sarebbero piovute su case private causando molte vittime, tra cui alcuni bimbi. Tra ieri e l'altro ieri, poi, piu' di 30 morti.
Secondo Ali Mohamed Mohamud Ali, uno dei dirigenti del Bakara market a Mogadiscio, l'attacco di questa mattina nel mercato della capitale avrebbe fatto decine di morti. Responsabili dell'atto sarebbero le corti islamiche, i ribelli legati, secondo gli americani, ad Al Qaeda. Gli scontri tra il governo, appoggiato dall'Etiopia, e le corti islamiche, sono ricominciati con forte intensità dal 1 settembre, inizio del Ramadan.
Il Bakara market è il principale centro di commercio di Mogadiscio, l'attacco sarebbe stato effettuato con l'utilizzo di mortai. In passato il Governo ha indicato il Bakara come uno dei luoghi nei quali i miliziani delle corti avrebbero trovato rifugio. Già nella prima mattina altri colpi di mortaio sarebbero stati esplosi sia contro l'aereoporto che contro il palazzo presidenziale
I combattimenti si sono inaspriti da quando gli insorti hanno imposto la chiusura dell'aeroporto di Mogadiscio. Sabato vi era atterrato, unico da molti giorni, un aereo delle forze di pace, il che ha scatenato una furibonda battaglia. Ormai le posizioni degli insorti - egemonizzati dagli al Shabaab, gruppo fondamentalista ritenuto un'emanazione di al Qaeda - sono sempre piu' radicate. Fanno anche agio sul crescente sentimento antietiopico della popolazione: musulmana, ma tradizionalmente lontanissima dall'integralismo.
Truppe di Addis Abeba sono in Somalia dalla fine del 2006, quando scacciarono le Corti coraniche, e si stanno sempre più distinguendo, insieme a quelle governative - che senza il loro supporto non resisterebbero 24 ore - in feroci repressioni. Dai primi mesi dello scorso anno si valuta che siano rimasti uccisi negli scontri circa 10.000 civili; ignoto il numero dei combattenti che hanno perso la vita. I profughi sono ormai oltre tre milioni, in condizioni umanitarie
disperate. La capitale Mogadiscio vive nell'anarchia più assoluta mntre le speranze in trattative utili, malgrado gli sforzi, appaiono svanire.
Tratto da:
Colpi di mortaio sul mercato, a Mogadiscio decine di morti
su RAINEWS 24, Italia, 22 settembre 2008
Articoli di riferimento:
Mogadiscio in mano alle Corti islamiche
Somalia, truppe etiopiche verso Mogadiscio
lunedì 22 settembre 2008
Colpi di mortaio sul mercato, a Mogadiscio decine di morti
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