venerdì 5 settembre 2008

Governo turco nega ingresso ad attivista per i diritti umani uiguro

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha definito scandaloso e vergognoso il divieto d'ingresso in Turchia di un attivista per i diritti umani uiguro. Il 22 agosto scorso le autorità turche presso l'aeroporto di Antalya hanno negato l'ingresso nel paese a Dolkun Isa, segretario generale del Congresso Mondiale degli Uiguri con sede a Monaco di Baviera.

In una lettera all'ambasciatore turco in Germania, Ahmet Acet, l'APM ha ufficialmente protestato per l'evidente compiacenza turca nei confronti delle autorità cinesi che tentano di isolare e criminalizzare gli attivisti per i diritti umani uiguri ovunque essi si trovino. In considerazione della grave situazione in cui versano gli Uiguri per quanto riguarda il rispetto dei loro diritti, il comportamento delle autorità turche è incomprensibile e vergognoso, scrive l'APM.

Dolkun Isa è stato trattenuto all'aeroporto di Antalya per 25 ore prima di essere rispedito in Germania. Come segretario generale del Congresso Mondiale degli Uiguri, l'organizzazione che raccoglie le associazioni uigure a livello mondiale, Dolkun Isa è uno dei più prestigiosi rappresentanti degli Uiguri in esilio. Il procedimento delle autorità turche nuoce all'immagine della Turchia non solo in Europa, ma di fronte a tutto il mondo musulmano. Da anni l'APM segue con grande preoccupazione la persecuzione degli Uiguri messa in atto dalle autorità cinesi. Nessun altro gruppo etnico in Cina subisce una persecuzione così massiccia e violenta, è vittima di arresti arbitrari e condanne a morte come i circa 9 milioni di Uiguri. In Cina è stato fortemente limitato anche l'esercizio della fede nelle regioni musulmane, sono state chiuse scuole coraniche ed è stato proibita la preghiera nelle moschee ai giovani e ai membri del partito comunista cinese. Solo pochi giorni fa l'APM aveva riportato la notizia dell'incarceramento a Urumqi di 150 bambini uiguri, colpevoli di essersi trasferiti dallo Xinjiang in altre province per ricevere una formazione religiosa impossibile da ricevere per la proibizione delle autorità a esercitare una religione nello Xinjiang.


Tratto da:
Governo turco nega ingresso ad attivista per i diritti umani uiguro
su
Associazione per i popoli minacciati, Italia, 2 settembre 2008

Articoli di riferimento:
L’Islam cinese è in fermento


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