sabato 4 ottobre 2008

Filippine: si aggrava il conflitto in Mindanao

La guerra tra esercito e ribelli musulmani, riesplosa lo scorso 10 agosto nel sud delle Filippine, non ha conosciuto tregua nemmeno durante il Ramadan. E ora che il mese sacro islamico è terminato si teme un'ulteriore escalation del conflitto e quindi un peggioramento della già drammatica situazione umanitaria.

Civili musulmani e cristiani tra i due fuochi
I combattimenti tra guerriglieri del Fronte Islamico di Liberazione Moro (MILF) e Marines dell'esercito filippino si concentrano nelle zone a cavallo tra i distretti di Maguindanao e Cotabato, nella grande isola meridionale di Mindanao.
Ai sempre più violenti attacchi dei ribelli, l'esercito risponde con rappresaglie contro la popolazione civile musulmana. Dopo che, lunedì scorso, 25 soldati sono rimasti uccisi in un agguato dei ribelli nella zona di Datu Piang, l'esercito si è vendicato bruciando una cinquantina di abitazioni civili. E adesso che il Ramadan è finito i comandi militari hanno annunciato la ripresa dei bombardamenti aerei, che all'inizio del mese hanno provocato decine di vittime tra i civili.
Non se la passano meglio gli abitanti dei villaggi cristiani delle zone centrali dell'isola di Mindanao, in particolare nei distretto di Cotabato e Lanao del Sur dove, secondo l'esercito filippino, le milizie dei due comandanti del MILF, Umbra Kato e Abdurahman Macapaar, hanno bruciato da agosto 180 abitazioni e ucciso un centinaio di civili.

Oltre mezzo milione di sfollati
I civili, sia musulmani che cristiani, rappresentano oltre la metà delle almeno trecento vittime di questi due mesi di combattimenti, che inoltre hanno provocato più di mezzo milione gli sfollati. Dall’agosto scorso i profughi hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni a causa del conflitto tra i due fronti; una escalation di violenze originata dalla mancata firma – imposta dalla Corte suprema del Paese – del memorandum of agreement (MOA), un documento all’interno del quale veniva stabilita l’estensione dei territori della futura Regione Autonoma Musulmana del Mindanao (ARMM), ampliamento dell’attuale regione autonoma.

La Croce Rossa Internazionale, il Programma Alimentare delle Nazioni Unite e diverse ONG come Oxfam parlano apertamente di crisi umanitaria a Mindanao. Per far fronte alla possibile carenza di cibo, le principali agenzie umanitarie hanno attivato diverse iniziative. Oltre ai combattimenti, nella regione la popolazione deve fronteggiare una serie di eventi naturali – fra cui il passaggio di tifoni – che contribuiscono ad aggravare la situazione. La conclusione del mese sacro del Ramadan, alla fine di settembre, potrà inoltre riaccendere la miccia e dar vita a una vera per propria “guerra in larga scala”.

Già oggi gli esperti delle organizzazioni umanitarie denunciano che la regione, martoriata dai combattimenti, attraversa la “peggiore crisi umanitaria degli ultimi cinque anni”. Essi affermano che il governo non è stato in grado di rispondere in maniera efficace alla crisi e, al contempo, sembra non essere interessato agli aiuti che vengono offerti dalle associazioni umanitarie per non “politicizzare” o “internazionalizzare” il problema.

Fra le realtà più attive nel prestare soccorso ai rifugiati vi è il Bangsamoro Development Agency, creato durante le trattative in vista di un accordo fra MILF e governo, e impegnato in una serie di progetti a favore della popolazione del Mindanao, I responsabili hanno improntato il loro lavoro su criteri di “trasparenza e onestà”, in un Paese il cui livello di corruzione è presente anche negli ambienti governativi. Essi hanno un quadro preciso della situazione nelle Filippine meridionali e lanciano l’allarme: “In caso di una nuova guerra con la fine del Ramadan, ci si deve preparare al peggio”.

Nel frattempo il governo filippino, se da un lato insiste nel dire che la situazione è sotto controllo e continua ad aumentare le spese militari, visto che non si intravede una rapida fine delle ostilità, dall’altro lato ha avviato un’inchiesta per accertare le condizioni del mezzo milione di sfollati, che rischiano di morire di fame in seguito al conflitto fra esercito e MILF.


Tratto da:
Filippine, ormai è guerra di Enrico Piovesana
su PeaceReporter
, Italia, 3 ottobre 2008
Mindanao, 500mila persone senza cibo a causa della guerra di Santosh Digal
su AsiaNews.it, Italia, 23 settembre 2008

Articoli di riferimento:
Scheda sui conflitti in atto nelle Filippine


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