mercoledì 22 ottobre 2008

La nuova Bolivia plurinazionale, diritti per i cittadini e obblighi per lo Stato

Il Congresso ha approvato la legge di convocazione per il referendum costituzionale che subito è stata promulgata dal presidente. La sua validità sarà definita dal voto popolare nel gennaio 2009.
Il progetto di testo costituzionale che nel gennaio 2009 sarà sottoposto ad un referendum nazionale, sostanzialmente modifica la Costituzione in vigore dal 1967 e definisce l'ingresso della Bolivia in un’epoca di stato multinazionale, comunitario e autonomo.
Il governo ed i parlamentari del partito d'opposizione hanno concluso ieri un lungo processo di conflitto nazionale, che ha avuto inizio il 6 agosto 2006, quando l'Assemblea costituente ha assunto la responsabilità di cambiare il testo costituzionale.


Da allora, con il lavoro della Costituente, il paese ha affrontato una serie di conflitti e scontri causati dal malcontento sociale. Otto scenari di dialogo sono falliti, fino a quando questo lunedì i parlamentari della maggioranza e dell'opposizione hanno siglato un accordo che si è concluso ieri con l’adozione della legge di convocazione del referendum costituzionale, che incorpora più di un centinaio di emendamenti al progetto di nuova Costituzione.

Questo progetto, che sarà il primo testo costituzionale presentato al voto popolare, nel suo primo articolo riassume il nuovo modello di Stato. "La Bolivia si costituisce come uno stato Unitario Sociale di Diritto Plurinazionale Comunitario, libero, indipendente, sovrano, democratico, interculturale, decentralizzato ed autonomo. La Bolivia è fondata sulla pluralità e sul pluralismo politico, economico, giuridico, culturale e linguistico all’interno di un processo di integrazione del paese ", egli spiega.

La Razón offre nell’edizione odierna una copia del testo che è stato approvato ieri dal Congresso e che i boliviani dovranno ratificare o respingere il prossimo gennaio.
Uno dei principali cambiamenti è l'ingresso per le autonomie, con tre modelli con pieni poteri (dipartimentali, comunali e indigeni) e il quarto, regionale, con una capacità deliberative, politiche ed amministrative di sorveglianza.

Il progetto di testo costituzionale che definisce i dipartimenti che la popolazione spagnola ha approvato nel luglio 2006, si applica automaticamente.
Per quanto riguarda lo Stato plurinazionale, c’è il riconoscimento di 36 nazionalità indigene e delle loro lingue, per il quale vi è un riconoscimento ufficiale, alle stesse condizioni del castigliano. Anche il governo centrale ed i governi regionali devono gestire due lingue, una delle quali indigena.

Il testo definisce anche nuovi diritti per i boliviani, come ad esempio l'accesso alle abitazioni, e più obblighi per lo Stato, come ad esempio la garanzia dell'accesso per tutti gli abitanti del paese all’assistenza sanitaria, acqua potabile e rete fognaria, queste due ultime considerate nella categoria dei diritti umani.

Inoltre, si considera il recupero del corpo elettorale come quarto potere dello stato e l'elezione per voto diretto delle autorità della magistratura, anche se non soggette al meccanismo di revoca del mandato, come definito dall’Assemblea.
La proposta del nuovo testo costituzionale sarà anche di orientamento per una maggiore presenza dello Stato in economia e per definire il secondo turno delle votazioni e delle elezioni presidenziali e vice presidenziali , un’opportunità unica.


Tratto da:
Conozca el proyecto de CPE que irá a votación
su La Razon, Bolivia, 22 ottobre 2008
tradotto da Mario Squarotti


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