mercoledì 8 ottobre 2008

Maldive: prime elezioni presidenziali multipartitiche della storia

Alle Maldive, arcipelago dell'Oceano indiano costituito da centinaia di isole, uno dei paradisi delle vacanze più noti e frequentati, sono cominciate stamane le operazioni di voto per le prime elezioni presidenziali multipartitiche che potrebbero segnare la fine di 30 anni di sostanziale autocrazia per il presidente Maumoon Abdul Gayoom.

I seggi si sono aperti alle 9.00 locali e chiuderanno alle 21.00, con i risultati attesi per la giornata di domani. Gli elettori sono 208.000, secondo i dati della commissione elettorale.

Alle Maldive, in seguito a una serie di riforme introdotte dopo che Gayoom è stato accusato di schiacciare le proteste pro-democrazia del 2004,è stata approvata in giugno una nuova costituzione che impone l'elezione presidenziale aperta ad altri candidati concorrenti del presidente.
Gayoom, 71 anni, è il leader asiatico in carica da più lungo tempo, essendo al potere dal 1978 e avendo superato indenne un tentativo di colpo di stato militare nel 1988.

Secondo i corrispondenti la campagna elettorale è stata molto combattuta e vivace, con raduni rumorosi fino a tarda notte nella capitale, Male.

Il neo-eletto presidente dovrà affrontare molti problemi, un crescente consumo di eroina tra i giovani e la minaccia causata dall’innalzamento del livello dei mari che secondo gli ambientalisti potrebbe spazzare via il Paese.
Il Presidente Gayoom ha esortato gli elettori a sostenerlo perché è un "sicuro paio di mani" che non mancherà di far funzionare senza intoppi l'economia del Paese, in particolare il suo importante settore del turismo.

Il presidente sostiene che dopo 30 anni della sua leadership, l’economia delle Maldive è diventata una delle più ricche dell'Asia meridionale, in prima linea nella battaglia internazionale contro il cambiamento climatico e sul punto di diventare una vera e propria democrazia.

"Se volete un leader per proteggere queste libertà, la nostra religione e la nostra cultura, votate per me", ha detto ai sostenitori.

Intorno a lui ci sono importanti misure di sicurezza. Nel mese di gennaio un isolano ha cercato di pugnalarlo, ma è stato salvato da un boy scout che si è opposto all’aggressore.

Il principale sfidante al Presidente Gayoom è Mohamed Nasheed del Partito democratico delle Maldive (MDP), uno dei suoi feroci detrattori e un ex prigioniero di coscienza secondo Amnesty International.

Egli ha detto che la sua amministrazione dovrebbe comprendere persone provenienti da tutti i partiti e, a differenza del Presidente uscente, vieterebbe ai suoi parenti di accedere a posti chiave del governo.

"Abbiamo contato fino a 44 dei suoi familiari in alte cariche dello stato", ha detto.

Nasheed ha anche accusato il Presidente Gayoom di "sporchi trucchi" compresa la falsa affermazione che lo MDP vuole convertire tutti al cristianesimo.

Se nessuno dei cinque candidati in lizza supererà la soglia del 50% dei voti, tra dieci giorni si terrà un secondo turno di ballottaggio tra i due candidati che avranno ottenuto più preferenze. Il rivale principale del presidente Gayoom è Mohamed Anni Nasheed, ex prigioniero politico secondo Amnesty International, fondatore del Partito democratico delle Maldive (MDP).


Tratto da:
Maldives begin historic election
su BBCNEWS, Regno unito, 8 ottobre 2008
Maldive: prime elezioni presidenziali multipartitiche
su swissinfo.ch, Svizzera, 8 ottobre 2008
tradotto da Bruno Picozzi


Articoli di riferimento:
Isole Maldive - la feroce repressione che subisce la popolazione ...


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