Almeno 80 civili sono stati uccisi e più di 100 feriti durante questa settimana dopo che le truppe della missione dell'Unione Africana in Somalia (AMISOM) sono state attaccate dai ribelli a Mogadiscio.
Citando i rapporti dei due principali ospedali chirurgici a Mogadiscio, l'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) afferma che almeno 110 feriti sono stati ammessi in tre giorni. Secondo l’OCHA il numero dei feriti potrebbe essere più elevato dal momento che non disponibili i rapporti di altri ospedali e cliniche a Mogadiscio.
Il portavoce dell’OCHA, Elisabeth Byrs, ha detto che gli ultimi combattimenti a Mogadiscio hanno fatto sfollare 15.000 persone, alcune delle quali si sono trasferite in altri quartieri meno pericolosi della città.
Secondo l’OCHA altri sono fuggiti verso la città di Afgooye dove già ci sono più di 300.000 sfollati. Sempre secondo l’OCHA, l'appello delle Nazioni Unite per quasi 650 milioni di dollari per la Somalia è ancora scoperto per oltre 230 milioni di dollari necessari per coprire le esigenze dei profughi che hanno disperato bisogno di assistenza umanitaria.
Tratto da:
Eighty dead, more than 100 wounded in Somalia fighting di Donn Bobb
su United Nations Radio, ONU, 3 ottobre 2008
tradotto da Bruno Picozzi
Articoli di riferimento:
Mogadiscio in mano alle Corti islamiche
Somalia, truppe etiopiche verso Mogadiscio
Somalia - Scheda Conflitto - PeaceReporter
sabato 4 ottobre 2008
Ottanta morti e più di 100 feriti nei combattimenti in Somalia
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